Tutto ebbe inizio con uno spicchio di pizza, che mi costrinse a rinunciare definitivamente i miei incisivi; il ponte che da trent’anni li sorreggeva aveva ceduto.
L’idea di risolvere il problema con un protesi mobile significava la mia precoce entrata nel mondo della terza età.
Mi piace chiacchierare, sono un’ottima forchetta e il pensiero che l’unica soluzione fosse quella di dover trattenere in bocca un corpo estraneo mobile mi ha creato disagio e preoccupazione.
Dopo aver vagliato con il dott. Alberti tutte le procedure e le conseguenze e dopo 20 giorni di valutazione dei rischi, dei benefici e dei costi del trattamento Columbus Bridge, mi sono fatto coraggio e ho accettato.
La cosa che più mi preoccupava all’inizio era il dolore che avrei dovuto partire, il rischio del rigetto ed il fatto che avrei dovuto fare una dieta liquida per almeno un mese, invece mi sono ricreduto: l’anestesista è stato bravissimo e non ho sofferto durante l’intervento e il mese di dieta liquida è passato molto in fretta.
Ringrazio il dott. Alberti per avermi convinto a provare questa nuova tecnica e ora che tutto è passato sono sicuro che lo rifarei senza remora alcuna.